Quando gli stilisti dettano stile: i migliori look visti negli anni da Armani a Galliano

Quando gli stilisti dettano stile: i migliori look visti negli anni da Armani a Galliano

di Giulio Solfrizzi

Gli stilisti creano abiti e iniziano o seguono tendenze. Questo si sa, ma l’elemento che sfugge è la possibilità che loro stessi siano icone di stile. Perché dai saluti conclusivi agli show si percepisce lo stile che contraddistingue i creativi

Lo stilista è colui che idea e crea abiti, dettando tendenza e influenzando gli abbinamenti di chi ammira le sfilate. E anche di chi viene inconsciamente plasmato dalla società che emula i look dei modelli in passerella. Queste, però, sono cose risapute e la vera peculiarità degli attuali fashion designer è un’altra: lo stile emanato da sé stessi al momento dei saluti, quando lo show termina e il pubblico applaude l’artista.

L’evoluzione dello stilista

Che ormai è una celebrità. Furono infatti John Galliano e Alexander McQueen ad “inventare” la figura del designer-star, tra stipendi milionari, sfilate faraoniche, gossip su tabloid come gli attori e vite vissute in hotel 5 stelle: tutti elementi finalizzati alla creazione di una figura mitologica come solo loro sono stati. Prima, però, la narrazione dello stilista era incentrata su ago, filo e imprenditoria. Giorgio Armani e Valentino Garavani ne sono l’esempio, puramente italiano. Più americano, invece, Ralph Lauren che si è diviso tra eleganza statunitense e minimalismo, con un pizzico di preppy style e di moda western. Più attuali Alessandro Michele e Pierpaolo Piccioli, che hanno riportato la tifoseria da stadio nel mondo della moda facendosi apprezzare come stilisti e come personaggi assorbiti dal fashion, reso a sua volta filosofia. Eppure ciò che accomuna questi nomi è la frazione di secondi in cui salutano al termine delle sfilate e sfoggiano un look che dice tutto su di loro.

I migliori look degli stilisti più famosi