Symphonie Fantastique: il kolossal invernale di Hedi Slimane per Celine

È andata in scena un’altra puntata del kolossal cinematografico targato Celine che va prendendo forma sotto la guida del suo direttore creativo Hedi Slimane.

Il creativo francese è da tempo è uscito dai forsennati ritmi delle fashion week per presentare le collezioni attraverso film/sfilata in momenti non convenzionali.

L’inverno maschile del 2024 è una “Symphonie fantastique” e prende il nome dall’opera del compositore francese di Hector Berlioz, scritta nel 1830 quando aveva soltanto 26 anni, definita rivoluzionaria nel 1969 dal grande direttore Leonard Bernstein nonché psichedelica ante litteram.

Lone cowboy a cavallo: Symphonie Fantastique by Celine

Pare infatti che Berlioz abbia prodotto l’opera, che parla del suo amore non corrisposto per una donna, dopo aver avuto visioni sotto effetto di oppio, da qui il parallelismo di Bernstein con il movimento che si formò circa 130 anni dopo.

Lo short movie è quasi surreale, girato nel Deserto del Mojave tra bianco e nero e colore. Si apre con sette elicotteri in stile Apocalypse now che in formazione trasportano un juke box anni ’60 dal quale, una volta depositato su una larga strada vuota, a sorpresa, esce la melodia classica che riempie l’aria.

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Slimane si cita con un’ode al tailoring che l’ha reso il rivoluzionario della silhouette maschile, grazie alla sua signature linea ad “I”. Tutto è impeccabile e il suo linguaggio, che oscilla tra il glamour losangelino e la snobberia parigina, mette in risalto come si può essere cool senza necessariamente essere appariscenti.

Preziosi cashmere, seta e vicuna per giacche a tre bottoni o minimali senza revers, completi affilati con cravatte a fiocco o gessati tre pezzi, un po’ da gangster arrivati sulle cinque Cadillac cabriolet vintage che aprono la sfilata. Non mancano giubbotti e pantaloni di pelle.

Symphonie Fantastique by Celine

Nonostante la location da Far West e i flash sul lone cowboy a cavallo con lazo, che interrompono il rigore ritmico della sfilata, tutto ha un gusto british con forti riferimenti all’anglomania del XIX secolo, cara al designer.

Nero e bianco (con qualche divagazione in grigio scuro o Principe di Galles) sono gli unici colori a parte i bagliori di pezzi speciali come cappotto compleatamente ricoperto di cristalli che si illumina come lo skyline di Los Angeles che si intravede in un frame del video.